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1 giugno 2008

Quante libbre servono.

Spesso si discute su libbraggio, energia cinetica, brace, se 70 libbre sono meglio di 60 libbre, se 50 libbre sono sufficienti, e così via; ma altrettanto spesso ci si dimentica che c'è una categoria di cacciatori con l'arco che per naturale conformazione fisica difficilmente usa libbraggi superiori alle 50 libbre.

Questa categoria è quella delle donne che usano l'arco a caccia.
E sono tante, più di quante noi ne possiamo immaginare.
E come faranno a conciliare il piacere di praticare la caccia con le esigenze di libbraggi adeguati,
visto che difficilmente usano archi superiori a 50 libbre?

L'articolo che segue è una traduzione di un articolo recuperato su uno dei tanti siti internet che parlano della caccia con l'arco.


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Cosa?? Tu vai a caccia con QUELLO??

Come vi sentireste se qualcuno vi dicesse che non riuscirete mai a cacciare un “elk” con un arco tradizionale? Che non potrete uccidere un alce maschio o un grosso cinghiale e che un Kudu è al di sopra delle vostre possibilità?

Dagli articoli di alcune riviste ai consigli degli “esperti” fino ai consigli amichevoli, molte donne bowhunters si sentono dire “ Tu non puoi uccidere un elk con QUELLO!”.

“QUELLO” altro non è che un arco ricurvo. Con un libbraggio compreso tra 40 e 50 libbre e con un allungo tra i 23 e i 26 pollici.

Un arco con quelle caratteristiche non sarebbe sufficiente per cacciare legalmente in Alaska e Wyoming così come non soddisferebbe le esigenze dei moderni bowhunters che amano usare compound ad alti libbraggi e frecce molto leggere.

Ma con un set-up adeguato e attente adeguate scelte di tiro, un arco di così ridotto libbraggio è in grado di uccidere un grosso animale in modo efficace alla pari di un compound da 60 libbre attrezzato con aste leggere e punte meccaniche.
 
Vic Berkampas, 61 anni, crede negli archi leggeri. Vic caccia con l’arco tradizionale dal 1959 ed è stato proprietario per 30 anni del negozio Vic’s Archery a Grandeville, Michigan.
A lui piace cacciare con un arco di libbraggio non eccessivo e giudica 45 libbre il libbraggio ideale per la possibilità di essere molto più precisi.

Da quando molti stati hanno portato il libbraggio minimo per la caccia, a 40 libbre (e qualcuno anche meno), Berkampas e sua moglie, 51 anni, hanno cominciato a testare la loro attrezzatura su animali in zone recintate  per documentare in modo inopponibile la qualità dei tiri effettuati.

“Abbiamo fatto veramente molti test su cinghiali di varie dimensioni,” dice  Berkampas. “abbassando il libbraggio fino a 32 libbre e riuscivo a fare ancora tiri passanti…ma non solo, ho usato punte a tre lame per minimizzare la penetrazione e ho colpito le costole in entrata e in uscita senza problemi.”
Berkampas ha ucciso due femmine di elk usando archi da 40 e da 45 libbre con un allungo di 29 pollici che gli consente di avere un power stroke molto maggiore rispetto a chi possiede allunghi inferiori, come ad esempio le donne.

Sua moglie Linda ha un allungo di 26 pollici. Quattro anni fa ha colpito con un tiro passante un cinghiale da 140 kg usando un Black Widow da 33 libbre.

Berkampas disse che altri cacciatori che usavano compounds da 65 e 70 libbre non riuscivano ad attraversare del tutto cinghiali della stessa misura.

Cos’era che rendeva così efficace uno strumento così apparentemente sottostimato come libbraggio.

La freccia. Semplicemente usando frecce pesanti.
 
“Mi piace tirare frecce che pesano da 12 a 14 grani per libbra, pesi molto superiori ai classici 9 o addirittura 5 grani per pollice usati dalla quasi totalità dei cacciatore.” dice Berkampas. “L’uso della freccia leggera è una scelta che non condividiamo; troppi problemi.”
 
I problemi includono la difficoltà del tuning della freccia; per contro “Quando tiri una freccia pesante che vola ad una velocità relativamente bassa, essa vola in modo così perfetto che quasi ti stupisce.”
Quindi, l’unione fra peso e volo perfetto dà come risultato una freccia che spinge una lama con un “momentum” sufficiente a penetrare in entrata e di solito anche in uscita le costole.

Berkampas di solito cita questo esempio “Prendete un autocarro vuoto e cercate di arrestarne il movimento; poi appesantitelo con un carico di legname e anche se si muove più lentamente, cercate di fermarlo. L’energia necessaria per arrestare entrambi, è la stessa e forse è maggiore quella impiegata per arrestare l’autocarro  più pesante”

Tornando a parlare della freccia, la sola cosa che si perde con la freccia pesante sono la velocità e la traiettoria piatta, così che, per un qualsiasi tiratore diventa indispensabile l’allenamento alle varie distanze. E Berkempas continua dicendo che per chi pratica la caccia con l’arco, la perdita di traiettoria è un fattore insignificante.

Berkampas raccomanda di utilizzare una punta a due lame, a tutto taglio, del peso minimo di 125 grani e impennaggio largo per migliorare il volo.

Anche se è dimostrata l’efficacia degli archi con libbraggi non particolarmente impegnativi, alcuni stati hanno aumentato il libbraggio minimo richiesto.

In Alaska i cacciatori devono usare un libbraggio minimo di 50 libbre per cacciare mountain goat, alci, elk, grizzly, bue muschiato e bisonte. Ma la freccia deve pesare almeno 300 libbre.

Se consideriamo le 50 libbre, parliamo di soli 6 grani per libbra, molto al disotto di quanto suggerito da Berkampas.

Tony Monzingo, coordinatore dei servizi venatori dell’Alaska Department of Fish and Game, spiega che il regolamento è stato creato dall’Alaska Bowhunters Association, basandosi sul fatto che animali particolarmente massicci necessitano di una profonda penetrazione e perciò libbraggi più alti. L’Association scelse 50 libbre per consentire alle donne e ai ragazzi di cacciare la grossa selvaggina.

Connie Renfro, 34 anni, è una hostess di volo che caccia durante le brevi pause tra un volo e l’altro. “Io penso ci siano troppi limiti al libbraggio utilizzabile.” dice Renfro, “perché io ho ho cacciato un elk con il mio ricurvo effettuando un tiro passante.” Connie con il suo fido ricurvo Pittsley Predator da 48/50 libbre, ha cacciato 2 elk oltre a caribou, mountain goat, antelope, cervo e puma usando delle punte da 2 o 4 lame a tutto taglio su frecce che pesavano dai 10 agli 11 grani per libbra.  

“Non si dovrebbe esagerare con il libbraggi. E mi dispiace che legalmente vengano messi dei limiti” dice Connie Renfro. “Non ha senso. Si vedono uomini che usano archi ad alti libbraggi senza essere in grado di tirare con accuratezza, addirittura facendo fatica ad aprirli e a tenerli fermi”
 
Dopo 13 anni di caccia con l’arco, Connie Renfro sostiene che il punto dove si tira è la chiave di tutto. “Fare un buon tiro. Colpire gli organi vitali; questo è quello che conta.” E la conoscenza dei propri limiti e della propria distanza è il più importante dei fattori.

 “Non sono preoccupata per ciò che riguarda la caccia dell’Alce in Alaska (cosa che ho fatto due anni fa)” dice Conie Renfro, “così come non sono preoccupata sul libbraggio del mio arco”.
Connie Renfro si descrive come una donna di forte struttura (“Un gorilla.” Dice ridendo. “Non ho mai incontrato nessuna donna in grado di aprire il mio arco.”)

Ma ora che ha cambiato arco e usa un Black Canyon longbow da 52/54 libbre, si è accorta di dover fare un allenamento più intenso per permettersi di usare quei libbraggi.

Con un allenamento regolare utilizzando archi particolarmente “pesanti“ una donna può agevolmente arrivare a tirare ricurvi fino a 50 libbre in modo da poter facilmente gestire l’arco in tutte le situazioni. Ma il limite può ancora aumentare.

Con un corretto allenamento  una donna sufficientemente in forma può aggiungere altre 10 libbre o anche di più; questo consente di utilizzare traiettorie più piatte e di sentirsi psicologicamente più efficiente con i grossi animali. 

Ma ci sono sempre altri aspetti da non sottovalutare: chiunque scelga di usare un elevato libbraggio sceglie anche di dedicare una parte del proprio tempo per mantenere una forma fisica che gli consenta di aprire quell’arco, in caso contrario ne subirà le conseguenze quali scarsi risultati, probabili problemi a legamenti, muscoli e tendini e la frustrazione di avere un arco che non riesce ad aprire dopo aver trascorso due ore al freddo su di un treestand o dopo molti giorni passati senza tirare una freccia.

Se perciò riteniamo che questo extra libbraggio sia “necessario” per una caccia più etica, un buon allenamento diventa un investimento necessario per le attese del cacciatore.

Ma come già detto, in molti casi non è necessario avere più libbre.

Janet George, 40 anni, biologa del Colorado Division of Wildlife e autrice, per conto del National Bowhunter Education Foundation, del capitolo dedicato all’anatomia dell’Elk, consiglia “ Io penso che si dovrebbe cercare di tirare un libbraggio elevato ma sempre nei propri limiti, unicamente per godere di una traiettoria più elevata e per sfruttare una maggiore peentrazione, qualora le cose non andassero come si pensava.

Ma dall’altra parte….penso che un ricurvo da 45 libbre sia giusto per un elk: Se qualcuno può tirare di più, meglio , ma onestamente mettere un limite potrebbe essere difficile.

Anche un arco da 40 libbre può agevolmente uccidere un elk: non tutti gli elk sono enormi e se misuriamo la larghezza di una cassa toracica, dubito si possa parlar di una larghezza maggiore di 30/35 cm.”

George tira con l’arco da quando  aveva 12 anni; ha cacciato con l’arco in Colorado per 21 anni e negli ultimi 15 anni ha usato solo ricurvi.
E 6 anni fa cominciò ad accettare archi leggeri a causa di una irritazione ad  un nervo del collo che la costrinse a pensionare anticipatamente i suoi due ricurvi Bighorn da 52 e 58 libbre, archi che fino ad ora le avevano garantito dei tiri passanti su tutti gli animali che aveva cacciato incluso l’elk.

E fu durante una visita alla sua famiglia in Michigan, che George si innamorò di un ricurvo BlackWidow  che vide da Vic’s Archery. Era 48 libbre e il suo allungo di 26 pollici.

Inizialmente  George nutriva seri dubbi sul fatto che 48 libbre avrebbero potuto uccidere un elk; dopo però che uccise il suo primo maschio a cinque punte, smise di preoccuparsi; cominciò così ad uccidere parecchi cervi, giovani elk, Pope and Young whitetail, femmine di elk arrivando a rinunciare a elk da tre/quattro punte per tirare a un Pope and Young.

“Il libbraggio è solo uno degli aspetti della caccia con l’arco ma è quello dove la maggior parte delle persone, sbagliando, concentra maggiormente la propria attenzione. Credo invece che il posizionamento del tiro, un corretto volo e l'uso delle punte a tutto taglio siano elementi altrettanto, se non più importanti”
I tiri che Janet george esegue sono di sagoma piena o ¾ posteriore entro una distanza massima di 20 metri e solo se ricorrono le giuste condizioni.

Janet George usa una freccia di alluminio del peso di  485 grani che, con 10 grani per libbra non si avvicinano ancora al peso professato da Vic Berkampas ma poco importa; non sempre i suoi tiri sono passanti ma molti dei suoi tiri sono di ¾ posteriore e spesso la freccia si ferma contro la scapola opposta o le costole più lontane.

“Io penso che una freccia fa molti più danni se si arresta all’interno del tronco….Ogni volta che l’animale si piega e si flette, la freccia taglia, ” dice George. “Se  si colpisce nel punto giusto, non ci si dovrà preoccupare di quanto andrà lontano e di quante tracce di sangue ha lasciato.”
Le lame da lei usate sono una quattro lame Zwickeys e una due lame Magnus. “Molte persone pensano che due lame penetrano meglio (di 4) e l’unico neo potrebbe essere una scarsa traccia di sangue anche se io non ho mai notato grosse differenze.”

Janet George ha testato confrontandole le sue due punte su di una scapola di elk  (“Niente di scientifico, solo una semplice prova,” lei dice). A 10 yards, la quattro lame penetra la scapola e il pannello alle sue spalle meglio di quanto fa la due lame. La miglior penetrazione viene attribuita al minor attrito dell’asta che attraversa un foro lasciato dalle quattro lame più largo. A prescindere però dal tipo di punta usata, Janet Gorge è assolutamente certa che la sua attrezzatura può uccidere un elk.

Ma quando si parla di altri animali, Janet George non mostra più tanta sicurezza.   Dopo aver letto di una guida in Colorado che, nel 1979 uccise un grizzly per difendersi da un attacco conficcandogli in una costola una vecchia Bear Razorhead, Janet considera il suo arco sufficientemente adeguato per un grizzly. “Ma“ lei dice “non credo proprio che potrei provare il Big Five africano.”  

Anche se un elefante da 7 tonnellate non è certo un bersaglio eticamente corretto per  dell’attrezzatura “leggera” , una cacciatrice con l’arco africana, Theresa Sanders, 41 anni, sostiene che molti altri animali africani sono bersagli alla portata.

Nel suo primo viaggio in Africa, Sanders prese 14 animali compreso un maschio di kudu da 55 ½ pollici, gemsbok and un maschio di nyala. L’arco da lei usato era un Texas Comanche, ricurvo da 43 libbre con un allungo di 23 pollici. Prima di addentrarsi nella caccia , dovette dimostrare al PH che il suo arco sarebbe stato in grado di uccidere un grosso animale.

Sanders e suo marito Ron, testarono l’attrezzatura usando un cronografo e rilevando la penetrazione, dimostrarono che il ricurvo di Theresa aveva le stesse performance di altri ricurvi di fascia compresa fra 60 e 65 libbre che usavano freccie più leggere.

Durante la caccia, Theresa  fece due tiri passanti su un gemsbok e un kudu (che cadde dopo 20 metri) colpendo le costole senza alcuna perdita di penetrazione, dimostrando così che la qualità dell’attrezzatura usata non aveva nulla da invidiare a potenti e veloci compound e ricurvi. 

“L’estate scorsa, cacciammo nella stessa riserva assieme ad alcuni cacciatori con compound; I loro compound andavano da 65 a 80 libbre, usavano frecce in carbonio molto leggere e punte meccaniche; tirarono a 16 animali 12 dei quali furono finiti con il fucile.” scrive Theresa “ la causa di questi errori fu imputabile ad un impreciso posizionamento del tiro, imprecisione delle punte meccaniche in apertura e più semplicemente ad una scarsa penetrazione.”

Theresa Sanders aveva usato frecce di 680 grani di peso e punte a due lame a tutto taglio; questo vuole dire 16 grani per libbra.

Con il suo ricurvo Comanche, Theresa  Sanders effettuava unicamente tiri a sagoma piena ad una distanza massima di 16 metri  fino a quando, quattro anni fa e dopo 35 animali,   questa donna di 52 kg e 160cm di altezza si è allenata per poter passare a un longbow Screaming Eagle Wolverine da 55 libbre a 23 pollici di allungo; tutto ciò per poter cacciare meglio alce e eland.  

Ora in Nord America, Sanders suggerisce che  43/45  libbre sono adeguate per la maggior parte degli animali compreso l’elk, ma raccomanda che le donne che vogliono cimentarsi con l’alce, usino libbraggi superiori a 45 libbre con frecce almeno di 550 grani anche se sarebbero preferibili pesi fino a 625 grani. “E,” continua Sanders,  “l’unica cosa che sarà accettata sarà un tiro perfetto.”

Dopo due decenni di caccia con l’arco, Janet George ha alcuni consigli per le donne che cacciano con l’arco. “Occorre solo crederci. Penso sia la cosa più importante. Occorre avere fiducia in se stessi, nelle proprie qualità e nella propria attrezzatura. Ciò che importa è l’allenamento per poter colpire SOLO CIO’ CHE SI VUOLE COLPIRE. Conoscere i propri limiti. Essere certi del perfetto stato della propria attrezzatura e tirare un libbraggio adeguato alle proprie possibilità.

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